A Tarvisio Lisa Sabino fredda tutte

 

Per l'elvetica é davvero molto lontano il tempo di tracciare il consuntivo della lunga carriera tennistica. La vittoria nell'incantevole regno dei “Tre Confini” segna l'affermazione numero 17 nelle prove di singolare, vittoria che si affianca alle 32 coppe conquistate in tandem, anche con una recente tacca tarvisiana. Appare evidente quanto il buon momento agonistico, imperniato sui consigli di coach Alessandro Galli, derivi anche delle cure del fisioterapista Pinto e delle sedute con il mental coach Del Lungo.  Una riprova di quanto i benefici tecnici, fisici e psicologici siano attualmente ravvisabili lo declama la sua prestazione nella quarta edizione del “Città di Tarvisio Tennis Cup” prova Itf da 15mila dollari, sponsorizzata da Bluenergy. 

Ma andiamo per ordine, partendo dalla prima della lista, l'ungherese Reka-Luca-Jani implacabile nella sua progressione contro le azzurre Anastasia Piangerelli, Gloria Ceschi e lo sfortunato baluardo tricolore Camilla Scala, prima d'incrociare le racchette con la ticinese catapultata in semi senza lottare per l'invalidante strappo subito da Dalila Spiteri. Un duello dove la 26enne del Balaton subisce fin dall'inizio le variazioni della svizzera, alimentate da affilatissimi rovesci in back, angoli acuti e da smorzate millimetriche. Scardinata la potenza rabbiosa della magiara, alla 31enne giocatrice di Madrisio non rimane che mettere al sicuro il risultato per 6-3 6-2, in attesa dello scontro per il titolo. Nella parte bassa del tabellone deve dare forfait al secondo turno la slovena Nina Potocnik, lasciando via libera alla conterranea Kristina Novak, in gara con una wild card offerta per  “benemerenze” d'appartenenza presso il Tennis Club Triestino. La volenterosa biondina, ancora 17enne, supera in due set Marta Masini e Monica Cappelletti e prova tastare in semi le valenze della 19enne brasiliana Thaisa Grana Pedretti. E' imponente il fuoco continuo della sudamericana che non permette all'emozionata Novak di organizzare una difesa apprezzabile. Per rintuzzare la batteria dei colpi dell'elettrica avversaria, la slovena, impedita a gestire un fraseggio paritetico, cerca di esplodere a ripetizione il potente dritto, ma scivola in ripetuti errori di misura che la rivale, tutto dinamismo e qualità, sanziona con un secco 6-2 6-2.  

Così in finale si oppongono, per la seconda volta in meno di un mese, due giocatrici dalle caratteristiche dissimili. Per età visto che il gap anagrafico contempla ben 12 primavere, per statura che traguarda i 176 centimetri della Sabino contro i 14 centimetri in meno della giovane di San Paolo e soprattutto per il gioco: meditato, vario e continuativo quello della maggiore, straripante d'istinto quello della scattante teenager.  L'esperienza della svizzera si nota nei servizi incisivi, nel carosello delle variazioni e nei tiri alti e profondi che la minuta Pedretti si trova a dover, faticosamente, ribattere colpendo sopra la spalla, diradando, in tal modo, i fendenti tesi dal buon timing. Traiettorie divenute domabili che aprono il campo e diventano invitanti anche per i viaggi della Sabino verso la rete, territorio dove detta legge e può incrementare lo score con stop volley tombali. Un repertorio ricolmo di sapienza tattica che le consente di liquidare la contesa con due set speculari di 6-3 6-3 che valgono il remake vittorioso nei confronti della giovane brasiliana, comunque, soddisfatta del suo lungo tour europeo, foriero di punti caldi Wta. Dopo tre successi sloveni arriva il trionfo di una giocatrice elvetica che esibisce una bandiera dai cromosomi tricolori (padre italiano e madre svizzera) e vede confermata la validità della vetrina internazionale del torneo di Tarvisio che il presidente Fit, Antonio De Benedittis, conta di poter elevare di livello, dotando la gara futura femminile di un prize money da 25mila dollari. 

In effetti, la particolare location e la qualità organizzativa che si basa sulla direzione esperta di Piero Tononi e sull'operatività dello staff del Tc Tarvisio del presidente Giuseppe Montanaro, è ben rodata e flessibile ad ogni allargamento.  Sensazioni positive che hanno condiviso alle premiazioni Stefano Mazzolini presidente del consiglio regionale, il consigliere comunale Paolo Molinari e Fabrizio Benincà, referente della prodiga multiutility Bluenergy Group.

La vincitrice svizzera Lisa Sabino

Le finaliste con il dirigente Piero Tononi

Finaliste, dirigenti, autorità, ufficiali di gara